Ginecologo Dott. Roberto Passaro 

Ginecologo

Dott. Roberto Passaro 

 

Centro Gineos - Via Bernini 20 - 80127 Napoli, NA - Tel. 081 185 64225

Centro Ippocrate - Via Lepanto, 137, 80125 Napoli NA - Tel 081 593 6642

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Isteroscopia 

L’isteroscopia è una procedura ginecologica endoscopica che consente di diagnosticare (isteroscopia diagnostica) e curare (isteroscopia operativa) diverse condizioni patologiche intrauterine. Questa tecnica diagnostico-terapeutica mininvasiva, eseguita oramai sempre più routinariamente in ambulatorio, permette una visione diretta della cavità uterina, e quindi di fare  contemporaneamente  diagnosi e terapia delle lesioni endouterine (“see and treat hysteroscopy). L’isteroscopia ha rappresentato in ginecologia una vera e propria svolta nella diagnostica ginecologica poiché ha posto per la prima volta la luce all’interno cavità uterina, attraverso uno strumento sottile (isteroscopio) collegato ad una telecamera.i La metodica, che permette di poter fare diagnosi in modo molto più veloce e preciso rispetto ai tradizionali esami diagnostici ecografia, o alla cieca (raschiamento o biopsia con pipelle) e, laddove necessario, di intervenire operativamente per effettuare biopsie di lesioni sospette, per eliminare aderenze o asportare polipi endometriali e cervicali, viene eseguita ormai routinariamente in ambulatorio senza anestesia oppure, in caso di lesioni di notevoli dimensioni e/o di scarsa compliance della paziente, in sala operatoria in sedazione o in anestesia locoregionale. La procedura strumentale dura mediamente 1-2 minuti per la fase diagnostica e 10-15 minuti per la fase operativa.

L’isteroscopia diagnostica è indicata soprattutto in caso di sanguinamenti uterini anomali in epoca fertile,  in peri e post menopausa, in caso di sospetto di malformazioni uterine o in caso di infertilità di coppia prima di intraprendere il delicato percorso di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA). L’isteroscopia operativa trova, invece, applicazione in presenza di aderenza intrauterine, polipi endometriali, fibromi uterini sottomucosi o malformazioni uterine.

L’isteroscopia diagnostica/operativa è una procedura ambulatoriale assolutamente indolore, che non necessita di alcun tipo di anestesia e degenza, che non richiede punti di sutura medicazioni e che è gravata da poche e modestissime complicanze.

Proprio per questi suoi numerosi vantaggi, consente alla paziente un rapido ritorno alle proprie attività quotidiane lavorative con incredibile risparmio sui costi sociali e sanitari

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HPV  

Human Papilloma Virus (HPV) uguale tumore?

È quello che pensano disperatamente molte donne quando il Pap-test rivela in loro la presenza di un’infezione da HPV!

Ma che cos’è l’HPV? 

Il Papillomavirus è noto da decenni; tuttavia, solo negli ultimi anni è stata scoperta la sua diffusione e il reale significato della sua presenza. 

Questa novità coglie impreparati medici e pazienti e richiede uno sforzo comunicativo molto importante per questo aggiornamento.

CONTAGIO

La trasmissione avviene quasi esclusivamente per via sessuale anche se è possibile anche attraverso l’uso promiscuo di biancheria intima infetta. Inoltre è possibile la trasmissione materno-fetale al momento del parto

Il preservativo può ridurre il rischio di trasmissione ma non è completamente protettivo perché le lesioni virali possono essere presenti anche a livello dell’asta del pene, del  perineo e dell’inguine

Un’infezione da HPV può rimanere latente per molti anni. La maggior parte delle donne si libera da un’infezione da HPV nell’arco di 9-15 mesi 

Un’infezione persistente da HPV ad alto rischio è necessaria per lo sviluppo e il mantenimento di CIN 3

COME SI CURA L'HPV?

Come per tutte le infezioni da virus (es: raffreddore) NON ESISTE una cura per l'infezione da HPV

Le lesioni pre-tumorali possono invece essere rimosse con piccoli interventi ambulatoriali, rispettando l'integrità e la funzione dell'apparato riproduttivo delle giovani pazienti IMPORTANZA DELLA DIAGNOSI PRECOCE (programmi di screening)

HPV e prevenzione

 

IERI: solo prevenzione secondaria (Pap test e HPV test)

OGGI: prevenzione primaria (vaccino) senza comunque abbandonare il Pap test

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Acido Folico in Gravidanza 

Acido Folico in Gravidanza 

In gravidanza è fondamentale alimentarsi in modo sano e completo di tutti gli elementi nutrivi necessari, tra cui le vitamine, importanti per il benessere della mamma e del nascituro. 

In particolare, bisogna prestare molta attenzione ad assumere la giusta quantità di Acido Folico, o Vitamina B9, uno dei micronutrienti che l’organismo umano non è in grado di produrre da solo tramite le reazioni chimiche che trasformano alcune sostanze in altre e che, quindi, deve essere introdotto con la dieta. 

Ma perché questa vitamina è così importante? L’Acido Folico è una vitamina indispensabile nella sintesi del DNA, perché contribuisce alla normale divisione cellulare. Il giusto apporto di Acido Folico garantisce il normale sviluppo del tubo neurale

Come riuscire, quindi, ad assumere la corretta quantità di questa vitamina? E qual è questa “giusta quantità”? La quantità prevista, intesa come RDA, per un adulto in condizioni normali è di 200 microgrammi al giorno, che, dicono gli esperti, deve raddoppiare a 400 microgrammi nel caso delle signore in stato interessante e non solo. 

Infatti, è buona regola aumentare la quantità anche nei 3 mesi antecedenti il previsto concepimento, appunto favorito da questa vitamina. In questo contesto, ancora una volta, è protagonista l’alimentazione. 

La quantità di Acido Folico può essere aumentata inserendo nella dieta alimenti che ne sono ricchi. Tra questi, asparagi, arance, broccoli, lenticchie e spinaci. Se, però, in alcuni casi il medico constata che l’alimentazione non è sufficiente a garantire alla neo-mamma una corretta quantità di acido folico, è necessaria un’integrazione alla dieta. 

Fonte: Workshop INRAN – IBCD; Acido Folico e stato di nutrizione in Italia: è sufficiente l'alimentazione o è auspicabile l'integrazione?

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Spotting 

SPOTTING: COS’E’?

 

E’ un sanguinamento tra una mestruazione e l’altra, provocando spesso preoccupazione tra le donne.  

lo spotting suggerisce che serve indagare per capire cosa non funziona correttamente: potrebbe trattarsi di un episodio sporadico ma potrebbe anche indicare la presenza di un campanello d'allarme per patologie importanti.

 

PERCHE’ SUCCEDE

 

Le cause sono diverse come per esempio dopo i rapporti sessuali a seguito di lesioni oppure malattie sessualmente trasmissibili. Tra le cause ci può essere anche la secchezza vaginale o anche lo stress. È importante capire innanzitutto di cosa si tratti. Il modo più semplice è tenere traccia dei cicli in un calendario (le nuove app sono molto utili per questo) e monitorare quando si verifica una perdita di sangue al di fuori del regolare ciclo mestruale. Il sanguinamento tra le mestruazioni può accadere anche nelle donne che assumono contraccettivi ormonali in caso di dimenticanza o perché quel tipo di pillola non è adatto per quella donna, ma anche in caso di assunzione della pillola contraccettiva di emergenza. Si può verificare a metà ciclo noto come sanguinamento ovulatorio e in alcuni casi può associarsi anche a dolori pelvici.

Altre cause possono essere i cambiamenti ormonali dovuti a condizioni come la sindrome dell'ovaio policistico patologie della cervice uterina

All'interno dell'utero, polipi o fibromi possono causare sanguinamento irregolare. Con l'avanzare dell'età, anche il cancro dell'utero, della vagina o della vulva può causare sanguinamento anormale. 

È bene tenere un registro dei sanguinamenti per capire se sono associati a condizioni particolari (per esempio dopo i rapporti) o capitano sempre nello stesso periodo (metà ciclo, prima del ciclo o dopo il ciclo).

La diagnosi viene fatta dal ginecologo facendo gli esami del caso e la terapia ovviamente è causale.

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Alimentazione Gravidanza 

Sì a uova e carne in gravidanza 

Uova e carne contengono un nutriente essenziale chiamato colina, importante per il normale funzionamento del corpo. La colina, infatti, è un costituente dei lipidi che compongono la membrana delle cellule dell’organismo ed è anche un componente del neurotrasmettitore acetilcolina.

Se sono fresche e di ottima qualità, oltre ad essere buone e a permettere numerose e diverse preparazioni alimentari, uova e carne fanno molto bene alla salute, ed anche allo sviluppo del bambino nella pancia della mamma. A rivelarlo è uno studio dei ricercatori dell’Università del North Carolina negli Stati Uniti.

L'assunzione raccomandata di questo micronutriente è stata calcolata dal Food and Nutrition Board of the Institute of Medicine of the National Academy of Sciences americano, in 550 milligrammi al giorno per l’uomo, che diventano 425 milligrammi per la donna.

Che cosa hanno scoperto gli scienziati americani?

La presenza di colina nella dieta della madre potrebbe influire sullo sviluppo dei neuroni nelle aree cerebrali in cui hanno sede i processi della memoria.

È bene precisare che queste evidenze sono emerse da studi di laboratorio condotti su topoline incinte alimentate artificialmente con una dieta priva di colina. È, comunque, difficile che si realizzi una situazione in cui una donna in dolce attesa non assuma questo nutriente. Tuttavia, anche questi dati supportano ulteriormente l’importanza di una corretta alimentazione in gravidanza. Le principali fonti di colina sono carne, uova, frutta secca e soia.

Per le signore in stato interessante, via libera dunque a frittate, omelette, scaloppine e bistecche alla fiorentina o “T-bone”, come dicono gli americani, stando comunque attente a non esagerare!

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